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Il laboratorio di restauro, legatoria e cartotecnica è attivo dai primi anni Ottanta del Novecento. Gli operatori hanno ricevuto la loro formazione presso il Centro di Fotoriproduzione, Legatoria e Restauro degli Archivi di Stato.

Il laboratorio opera esclusivamente su materiale conservato in Archivio: documenti cartacei e membranacei, coperte in pergamena e cuoio, miniature, sigilli in cera, supporti metallici e lignei, cartografie di piccolo, medio e grande formato. Oltre a questa attività, si eseguono lavori di rilegatura e condizionamento del materiale archivistico.
I documenti vengono trattati con i metodi e i prodotti consigliati dal Centro di Restauro degli Archivi di Stato e con l’ausilio delle attrezzature più recenti, in un microclima controllato. Ogni lavoro è schedato cronologicamente e la scheda, cartacea, è anche conservata in memoria in una banca dati, insieme alla documentazione fotografica eseguita prima e dopo le operazioni di restauro.

Compatibilmente con i programmi di lavoro e l’impegno dei restauratori, è possibile per il pubblico visitare il laboratorio, nel corso di attività didattiche o di promozione dell’Archivio di Stato.

Il laboratorio di restauro è collegato, per indagini tecnico-scientifiche e consulenze, con l’Istituto centrale per il Restauro e la Conservazione del patrimonio archivistico e librario (ICPAL) di Roma, che ha unito nel 2007 il Centro di Fotoriproduzione, Legatoria e Restauro degli Archivi di Stato con il precedente Istituto di Patologia del Libro. L’ICPAL è attualmente il principale punto di riferimento per il restauro del libro e del documento in Italia.

Responsabile del servizio, Alberto Stignani