"Un affare di cuore". Giovanni Pascoli nella Bologna del socialismo internazionalista
Mostra documentaria a cura di Valentina Gabusi, Giorgio Marcon, Maria Concetta Napoli
Sala Cencetti, Archivio di Stato di Bologna
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2012, l’Archivio di Stato di Bologna inaugura una mostra incentrata sull’impegno politico di Giovanni Pascoli (di cui ricorre quest’anno il centenario della morte), nel contesto bolognese dell'Internazionale socialista. Attraverso le carte d'archivio vengono ricostruiti gli anni universitari del poeta romagnolo, dal 1873, anno dell’iscrizione alla facoltà di lettere, al 1882, anno della laurea. In questi anni il giovane Pascoli svolse un’intensa attività politica e giornalistica, sullo sfondo di una Bologna ricca di fermenti politici e letterari.
Vedi l'articolo: Pascoli il sovversivo, pubblicato su "IBC", XXI, 2013, 1
"Un affare di cuore". Giovanni Pascoli nella Bologna del socialismo internazionalista | MOSTRA VIRTUALE
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La prima conferenza nazionale delle sezioni italiane dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori (fondata a Londra nel 1864) si tenne a Rimini nell’agosto 1872, promossa dal Fascio Operaio Bolognese, tra i cui soci più attivi figurava il giovane Andrea Costa. |
Il 15 novembre del 1873 Giovanni Pascoli, dopo aver conseguito il diploma di maturità presso il liceo di Cesena, si trasferì a Bologna per sostenere un concorso a sei posti per l’assegnazione di una borsa di studio all’Università (facoltà di Lettere e Filosofia). |
Bologna, a metà degli anni Settanta dell’Ottocento, gli anni in cui Pascoli vi si trasferì per frequentare la Facoltà di Lettere, era uno dei centri più attivi dell’Internazionalismo anarchico in Italia; lo stesso Bakunin vi aveva soggiornato nei giorni convulsi del fallito moto del 1874. |
Il 7 settembre del 1879 si concluse un processo intentato contro un gruppo di internazionalisti imolesi, processati per aver manifestato in favore di Giovanni Passannante. L’anarchico Giovanni Passannante, cuoco ventinovenne, fu incriminato per essersi scagliato, il 17 novembre 1878, a Napoli, contro re Umberto I, ferendo il ministro Benedetto Cairoli. |
La sofferta vicenda del carcere segna una svolta nell’orizzonte politico ed esistenziale di Giovanni Pascoli, e ciò in contiguità alla riformulazione del modello di azione politica, in senso legalitario, stilata da Andrea Costa nelle pagine del periodico milanese la «Plebe», nell’agosto del 1879, con la lettera Ai miei amici di Romagna. |
Il casellario centrale giudiziario dello Stato segnala alla data del 1894 un numero di donne definite anarchiche o sovversive particolarmente elevato nella regione Emilia Romagna. Analogamente sappiamo che tra Otto e Novecento, la fede socialista, in virtù delle sue valenze umanitarie, è piuttosto diffusa tra gli appartenenti alla professione medica. |
Il testo autografo dell’Inno, noto a Benedetto Croce che ne trascrisse i primi otto versi confluiti nella sua monografia su Pascoli del 1907, è stato recentemente rinvenuto a Napoli presso la biblioteca Filomarino e pubblicato da Elisabetta Graziosi. |