Disiecta membra. Frammenti di manoscritti perduti negli archivi e nelle biblioteche tra Modena e Bologna
Mostra documentaria a cura di Armando Antonelli, Francesca Boris e Diana Tura
Sala Cencetti, Archivio di Stato di Bologna
In occasione della XIV Settimana della Cultura 2012, l'Archivio di Stato di Bologna, l’Archivio di Stato di Modena, la Biblioteca Estense Universitaria, l’Archivio storico del Comune di Modena, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e l’ Università di Bologna e con la partecipazione dell’Archivio capitolare di Modena-Musei del Duomo, del Comune di Nonantola, dell'Archivio storico abbaziale di Nonantola - Museo benedettino e diocesano di arte sacra, della Partecipanza agraria di Sant’Agata Bolognese presentano "Disiecta membra. Frammenti di manoscritti perduti negli archivi e nelle biblioteche tra Modena e Bologna", mostre documentarie e conferenze dedicate al giacimento di fragmenta ad oggi più ampio d’Italia: oltre 5.000 carte e frammenti membranacei sopravvissuti di codici scomparsi, databili a partire dall’Alto medioevo, in latino, ebraico, greco, nelle lingue romanze e con notazioni musicali, rinvenuti presso archivi e biblioteche lungo un itinerario tra Modena e Bologna.
Disiecta membra | MOSTRA VIRTUALE
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Le “disiecta membra” sono quelle degli antichi manoscritti medievali che, alla fine del Rinascimento, con l’affermarsi del libro a stampa, non trovando più un mercato, vennero smembrati e riutilizzati come coperte di documenti diversi. |
Il percorso della mostra si snoda in senso cronologico dalle scritture altomedievali e precaroline fino alla carolina della cosidetta Bibbia Atlantica, alla gotica e alla cancelleresca del Basso Medioevo, all’umanistica del secolo XV. |
In questa sezione della mostra si espongono alcuni esempi di antichi manoscritti latini riutilizzati come coperte nei secoli XVI-XVII e non ancora staccati. Si tratta di registri archivistici ritrovati prevalentemente in archivi di famiglia, depositati in Archivio di Stato, e in cui la pergamena dei manoscritti, contenente preziosi codici medievali, appare in ottimo stato di conservazione. |
Questa sezione raccoglie alcuni interessanti frammenti in volgare, fra cui una notevole attestazione della L'Acerba di Cecco d'Ascoli, anch'esse staccate da vari registri archivistici nel corso degli anni. L'evoluzione della scrittura in questo caso va dalla minuscola cancelleresca all'umanistica del secolo XV. |
In questa sezione sono raccolti altri, particolari manoscritti. Questi ulteriori esempi evidenziano la varietà di culture e di lingue che contraddistinguono la vita europea, ricca di scambi e di apporti, durante tutto il Medioevo: provenzale, sia in lingua d’oc che in lingua d’oïl, greco ed ebraico. |